Il bruxismo nei bambini è un disturbo molto comune, che condiziona la vita non solo dei bambini stessi ma anche delle famiglie, a causa dei malesseri che esso provoca. Esso si esplica nella tendenza a digrignare i denti, serrando quindi con forza la bocca.
In cosa consiste il bruxismo infantile nei bambini?
Questo è dunque un gesto che in modo più o meno consapevole tutti compiamo in determinati momenti, come situazioni di stress ed ansia; il problema nasce quando il fenomeno tende a ripetersi periodicamente, perché può provocare gravi conseguenze a livello di salute orale.
Esplicandosi in un movimento prevalentemente involontario, è un fenomeno che tende ad essere presente soprattutto di notte, mentre i bambini dormono, o quando sono particolarmente concentrati.
Non essendo un’azione volontaria, è inutile rimproverarli limitandosi al “Smettila di digrignare i denti!”
Quali sono le cause del bruxismo?
Le cause del bruxismo possono essere molteplici:
- squilibri della muscolatura masticatoria,
- alterazioni del sistema nervoso e del sistema endocrino,
- squilibri intestinali,
- fattori allergici,
- ma tendenzialmente questo fenomeno è prevalentemente riconducibile a stati emotivi di tensione.
Al pari di borbotti e vocalizzazioni e dello succhiarsi il pollice, il bruxismo è un modo che il bambino utilizza per scaricare lo stress.
Le persone che sviluppano bruxismo sono inoltre soggette ad una sorta di micro-risvegli nel corso della notte, ossia di brevissime interruzioni del sonno.
Come si manifesta il bruxismo nei bambini?
Le manifestazioni tuttavia possono essere molto diverse, e per questo non sempre è facile riconoscere di essere di fronte al bruxismo e agire di conseguenza.
Mal di testa al mattino, dolori alla mandibola, difficoltà nel parlare e masticare appena svegli, sono infatti solo alcuni dei sintomi che si possono riscontrare.
Il continuo digrignare può portare a problematiche serie tanto da compromettere la funzionalità della bocca: questo in quanto i denti possono effettivamente arrivare a “limarsi” e a modificare il loro aspetto.
Fino a pochi anni fa, il bruxismo per bambini non era classificato come una vera e propria malattia, ma faceva invece parte delle cosiddette parasonnie, ovvero dei fenomeni del sonno come pipì a letto, incubi e sonnambulismo.
Oggi, invece, il bruxismo nei bambini porta la definizione ufficiale di “disturbo del movimento del sonno”.
Bruxismo nei bambini: come si cura?
Una volta identificato il fenomeno esistono diverse alternative a disposizione per curare questo fastidioso disturbo.
E’ innanzitutto bene provare con i metodi naturali, magari facendo fare un bel bagno caldo al bimbo prima di andare a dormire. Altamente suggerito inoltre il ricorso alle tisane rilassanti, melissa e passiflora, che possono contribuire ad alleviare lo stress.
Anche esercizi e massaggi alla muscolatura oro facciale possono aiutare il sonno tranquillo nel bambino.
Se tutto ciò non dovesse bastare, è necessario invece ricorrere all’utilizzo di bite dentali. Questi garantiscono la protezione contro l’erosione dentale, il rilassamento dell’articolazione temporo-mandibolare, e di conseguenza di tutti i muscoli temporali e cervicali.
Il Bite inoltre ha delle guide di occlusione che garantiscono la stabilizzazione e la corretta chiusura superiore e inferiore delle arcate.